JACOPO GIUNTINI - PSICOLOGO
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Personalità Schizoide

4/7/2020

3 Comments

 
Personalità
Foto
Foto di cottonbro da Pexels
Attenzione, lo stile di personalità riportato di seguito non è né sano né patologico di per sé, così come nessun altro stile. Può posizionarsi lungo un continuum :

​sano->nevrotico->borderline->psicotico. 

La personalità è considerata più patologica man mano che essa si avvicina al polo psicotico. Quello che principalmente viene compromesso man mano che il funzionamento peggiora è l’esame di realtà.  Tutti noi dovremmo ritrovare aspetti di noi, anche in più di uno stile di personalità. In generale si può dire che una personalità è tanto più patologica, quanto più tende a calzare perfettamente con uno solo di questi stili di personalità (unicità), e a non variarlo di fronte a situazioni diverse (rigidità). Una persona più sana si troverà ad adottare più stili di personalità (e dunque di difese) e a variarli in base alle circostanze..

Gli individui schizoidi sono spesso descritti come solitari e tendenti a sentirsi meglio in compagnia di se stessi che degli altri.  Il carattere che li contraddistingue è introverso, affine al concetto junghiano di introversione: sembrano basarsi sull’intuito e sui sentimenti, e si rapportano con l’ambiente affidandosi al proprio giudizio interno. Queste persone sono in genere attratte da attività come la ricerca filosofica, spirituale, la scienza teorica e le arti creative attraverso le quali si impegnano ad esprimere la loro autenticità. 

Nonostante sembrano disinteressati agli altri, essi possono sperimentare intensi desideri di vicinanza e sviluppare elaborate fantasie di intimità emotiva e sessuale (Doidge, 2001). L'individuo schizoide è infatti sopraffatto dalle emozioni.


Il temperamento sembra essere altamente sensibile, iperattivo e facilmente sovrastimolabile; e si può immaginare che sin da piccoli si irrigidiscano o ritraggono di fronte alla presenza dell’altro, vista come minacciosa per la propria sicurezza. Alcuni autori (ad esempio Fairbain, 1941), ritengono che in realtà il temperamento di questi individui sia carico di aggressività, ma che non accettino di manifestarla, ma la proiettino, avvertendo la minaccia come proveniente dall'esterno.

Ad ogni modo, questi individui sono molto gentili e tranquilli, e sembrano inoltre essere incredibilmente in contatto con le loro reazioni emotive; a volte sorprendono per la loro consapevolezza riguardo ad alcuni aspetti del mondo interno, aspetti che in soggetti con altri stili di personalità spesso rimangono inconsapevoli, e possono stupirsi nello scoprire che altri ignorano cose di sè che a loro appaiono ovvie. La persona schizoide spesso si può stupire di come gli altri riescano a mentire a se stessi, e parte dell’alienazione di cui soffre deriva anche dall’esperienza di non ricevere conferma alle sue capacità emotive, intuitive e sensoriali negli altri, che non vedono le cose che vede lei. 


La notevole ansia che provano in presenza delle persone, e la tendenza a sentirsi sopraffatti, può portare questi individui al ritiro, che sia un ritiro fisico o un ritiro nell’immaginazione, diventando un osservatore esterno della condizione umana. 

La capacità più adattiva dello schizoide è senza dubbio la creatività, e le attività creative sono il mezzo con cui gli schizoidi riescono a mantenere l’autostima. Essi ricercano una conferma della propria autenticità, originalità, sensibilità, unicità. Tendono per questo a porsi in genere elevati standard creativi, tanto da essere spesso autocritici. In generale essi perseguono l’autenticità a livelli estremi. 
​

A livello relazionale, questi individui vivono un conflitto tra vicinanza e distanza, amore e paura; essi desiderano intensamente l’intimità, cercano la distanza per garantirsi la propria sicurezza e separatezza, ma si lamentano della propria alienazione e solitudine. Tale conflitto può portare a brevi ma intense connessioni con gli altri seguite da un lungo periodo di ritiro. A livello sessuale questi risultano essere un pò meccanici e distaccati, sebbene alcuni di questi individui mostrano ardenti desideri sessuali.

L’attaccamento infantile di questi individui sembra essere di tipo evitante, caratterizzato cioè da un rifiuto verso la normale dipendenza ai genitori: bambini cioè che sembrano indifferenti alla presenza o meno della madre. Alcuni autori (Grossmann, 1991) hanno osservato che queste madri a loro volta sembrano scarsamente responsive alla tristezza dei loro bambini. Un genitore freddo e distanziante verso il figlio evocherà in esso un’autosufficienza difensiva , ma anche un genitore invadente, troppo coinvolto, e eccessivamente presente può incoraggiare il bimbo a ritirarsi . Probabilmente l’intrusività e la deprivazione si verificano entrambi nell’infanzia di queste persone, come sottolinea McWilliams (2012): se si è soli e deprivati, e l’unico riferimento familiare disponibile è non empatico e intrusivo, sarà inevitabile un conflitto tra desiderio ed evitamento, tra vicinanza e distanza. Un’altra possibilità è che l’infanzia di questi individui sia stata immersa in comunicazioni contraddittorie e ambigue (doppio legame).

Gli schizoidi sono indifferenti alle convenzioni e aspettative sociali; a differenza dei narcisisti, essi sono indifferenti agli effetti che hanno sugli altri, e alle valutazioni degli altri; non sono quasi mai compiacenti. L’atteggiamento tipico è distaccato, ironico, e vagamente sprezzante, si osserva una deliberata oppositività al conformismo; si può ritenere che l’individuo si comporti così per proteggersi dall’essere definito, e quindi “trasformato”.

Dunque le personalità schizoidi sembrano riassumersi nel famoso dilemma del porcospino di Schopenhauer: trovare la distanza giusta con l'altro per riscaldarsi ma senza pungersi. Nella scelta, però, questi individui preferiscono il freddo.



Bibliografia

Doidge, N., (2001), "Diagnosing The English Patient: Schizoid fantasies of being skilness and being buried alive", Journal of the American Psychoanalytic Association

Fairbain, W., R., D., (1941), Riesame della psicopatologia delle psicosi e delle psiconevrosi, in Studi psicoanalitici sulla personalità, Boringhieri, Torino

Grossman, K., e Grossman, K., E., (1991), Newborn behavior, early parenting quality and later toddler-parent relationships in a group of German infants, The cultural context of infancy, Ablex, Norwood
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​​Lingiardi, V., McWilliams, N, (2018),Manuale Diagnostico Psicodinamico seconda edizione (PDM 2), Raffaeelo Cortina Editore, Milano

McWilliams, N. (2012), La diagnosi psicoanalitica, Astrolabio, Roma
3 Comments
Freddy
2/7/2022 23:47:56

Finalmente un articolo che delinea questo disturbo in maniera precisa. Ho sempre trovato descrizioni riduttive e poco significative rispetto ad altri disturbi di personalità. Forse è di poco interesse per gli studiosi. Da buon schizoide confermo tutto ciò che ha scritto. Complimenti!

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Syrabliss
3/26/2022 08:45:40

Vero, è tra i miei articoli preferiti. Mi riconosco al 100%, l'unico mio vissuto emotivo è la totale creatività e anticonformismo.

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Alle
10/22/2022 00:05:55

Concordo in pieno con queste parole, mi sono sentito compreso e mi sono un po’ emozionato leggendo.

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